martedì 5 settembre 2017
Aperto il centenario della morte del beato. «Vita familiare e insegnamento, le sue vie».
Stella: Toniolo testimonia che la santità è per tutti
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I santi del quotidiano. Come il beato Giuseppe Toniolo che «ha trovato la sua via alla santità nella vita familiare e nell’insegnare per 30 anni a Pisa, Economia politica, ed inoltre in una azione sociale vissuta nel quotidiano travaglio della storia politica di allora, non senza sofferenze e oscurità interiori». Questo ha ricordato il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero, avviando l’anno del centenario della morte nell’arcipretale di Pieve di Soligo, dove si venerano le spoglie del beato.

E prima di pregarlo sulla sua tomba, il cardinale ha esemplificato: «Ai santi possiamo pensare come a quei compagni di banco un po’ più bravi di noi, ai quali ai tempi della scuola ci rivolgevamo perché ci aiutassero a comprendere le lezioni dei professori, che loro a- vevano capito prima e meglio di noi». Toniolo, dunque, come testimone che la via della santità è aperta per tutti, «ma proprio tutti – ha insistito il cardinale – non solo per i “professionisti” del sacro e della spiritualità o, come talvolta si pensa, per coloro che possono liberarsi delle incombenze e delle angustie del mondo. Dio non fa preferenze tra i suoi figli nel cammino che conduce alla santità, giorno dopo giorno. Così è vissuto il beato Toniolo, marito, padre, professore di Economia politica, educatore, laico impegnato nella società e nella vita pubblica del suo tempo.

La comunità di Pieve di Soligo si è riunita in festa per celebrare il suo beato che già prega come fosse un santo. A concelebrare con Stella sono stati i vescovi Corrado Pizziolo, di Vittorio Veneto, l’emerito di Trieste Eugenio Ravignani, Silvio Padoin, emerito di Pozzuoli, l’arciprete don Giuseppe Nadal e una ventina di sacerdoti. Numerosi i sindaci presenti, riuniti anche per festeggiare i 30 anni (5 settembre 1987) di episcopato di Stella, originario di Pieve di Soligo. Tra i numerosi fedeli il miracolato di Toniolo, Francesco Bortolini.

Il vescovo di Vittorio Veneto Pizziolo ha ricordato le varie tappe dell’anno centenario, promosso dall’Istituto diocesano «Beato Toniolo. Le vie dei santi» con la chiusura affidata, il 7 ottobre 2018, al presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti. La prima celebrazione, quella appunto dell’altro ieri, è avvenuta alla vigilia della memoria liturgica del Toniolo, posta nell’anniversario del suo matrimonio con Maria Schiratti, nativa di Pieve di Soligo, dalla quale ebbe 7 figli, 3 dei quali morti in tenera età.

«La santità del beato Toniolo passa in modo inequivocabile attraverso la sua vocazione familiare », ha evidenziato ancora Stella, «un cammino di santificazione per lui, reale e concreto, quindi non privo anche dell’esperienza della croce, per esempio, in occasione della morte dei figli». Questo è il matrimonio cristiano – ha concluso il porporato –, la via della santificazione per coloro che la percorrono e, potremmo anche dire, la scuola e la palestra di santità per tutti i membri della famiglia.

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