“Giuseppe Toniolo, economista e santo”. Al Centro Pastorale un incontro per ricordare un’importante figura della nostra storia

“Giuseppe Toniolo, economista e santo” è stato il tema del convegno tenutosi, sabato 24 novembre, nella Sala Riunioni del Centro Pastorale organizzato dalla Banca… di Credito Cooperativo di Fano, in collaborazione con il circolo culturale Jacques Maritain, Azione Cattolica diocesana, Acli, Confcooperative di Pesaro e l’Ufficio diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro.

All’incontro, moderato dal giornalista Marco Giovenco, è intervenuto il presidente della BCC di Fano Romualdo Rondina il quale ha ripercorso, per sommi capi, la vita di Toniolo sottolineando il suo impegno socio-politico. Anche Francesco Torriani, presidente del circolo Maritain, ha voluto portare il suo saluto. “Fra i meriti che ha avuto questo grande economista – ha evidenziato Torriani – non possiamo dimenticare quello di aver ridato, con la sua capacità intellettuale, dignità ai cattolici sul piano socio-politico”. Ha preso, poi, la parola il vescovo Mons. Armando Trasarti il quale ha posto l’accento sul nesso tra etica ed economia. “Una visione etica dell’economia ci offre una visione vitale dell’uomo. L’interesse individuale non deve essere l’unico motore delle opere umane altrimenti l’uomo diventa cieco. E’ l’interesse collettivo a salvare umanamente il vivere. Sono i principi etici la molla per lo sviluppo armonico della civiltà”.

A parlare, in maniera più dettagliata della figura di Giuseppe Toniolo, è intervenuto Ernesto Preziosi, direttore delle Pubbliche Relazioni dell’Istituto “Giuseppe Toniolo” Università Cattolica di Milano. Preziosi ha ripercorso la storia di Toniolo, dalla sua nascita nel 1845, ai suoi studi prima a Venezia e poi a Padova. “Toniolo – ha sottolineato Preziosi – ha portato nella Chiesa del suo tempo grande vivacità grazie alla sua radice di profonda spiritualità”. Preziosi si è poi soffermato sulla famiglia di Toniolo, sulla moglie da lui stesso vista come una compagna capace di far salire la scala verso il cielo e sul suo rapporto con gli studenti, che amava definire un sacro deposito donatogli dal Signore.

Sergio Gatti, direttore generale Federcasse, ricollegandosi alla figura di questo economista, è entrato nel merito delle banche di credito cooperativo e dei loro principi ispiratori. “Alcuni decenni fa Toniolo, parlando di economia, aveva scritto tre doveri: moralità, giustizia distributiva e utilità generale. In questi tre concetti è riassunta tutta la modernità del messaggio di Toniolo. In un certo senso – ha proseguito Gatti – possiamo definirlo un padre costituente. I suoi principi, infatti, li ritroviamo espressi in ben quattro articoli della nostra Costituzione: l’art. 1 il quale ci ricorda che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, l’art. 29 che sottolinea la centralità della famiglia, l’art. 45 ovvero la promozione della cooperazione con finalità mutualistica e l’art. 118 riguardante la sussidiarietà, valore moderno tipicamente cristiano”.

Gatti ha, inoltre, ripercorso la storia del credito cooperativo. “Le sfide che oggi la BCC è chiamata ad affrontare riguardano la coerenza, la competenza, una scelta di campo che privilegi il finanziamento delle idee che portano lavoro, uno sguardo ad una sana e corretta gestione e la difesa orgogliosa e consapevole della libertà di impresa”.

Durante la serata, alla quale erano presenti oltre a diverse autorità civili locali i presidenti delle  BCC presenti nel nostro territorio, è stato proiettato il video “Giuseppe Toniolo. Per una società di santi” ricco di spunti di riflessione e testimonianze.

EP