Il Venerabile Servo di Dio Giuseppe Toniolo nacque a Treviso il 7 marzo 1845. In famiglia respirò un clima di fede, di virtù umane e di patriottismo. Alla sua formazione contribuirono diverse città venete. Decisivi gli studi medi al Collegio Santa Caterina di Venezia, e poi quelli universitari a Padova, ebbe professori di largo respiro cristiano e sociale, conseguendovi la laurea in legge il 27 giugno 1867.
Sposò il 4 settembre 1878 Maria Schiratti, dalla quale ebbe sette figli. Famiglia esemplare per profondità di sentimenti cristiani e di equilibrio umano. Fu professore di economia a Padova e Modena, e poi definitivamente a Pisa. La cattedra, accanto alla famiglia, fu la palestra quotidiana della sua santità. Fedelissimo alla Chiesa e al Papa, partecipò all'Opera dei Congressi, portandovi un impulso nuovo, segnato dall'impegno sociale. Vero apostolo della Rerum Novarum, chiamò a raccolta i cattolici con diversi organismi di studio e iniziative scientifiche. Elaborò il programma democratico-cristiano come disegno di ricostruzione globale della società intorno al principio del bene comune a vantaggio dei più poveri. Le sue iniziative culturali gettarono il seme della futura università cattolica. Tra le iniziative più durevoli, quella delle Settimane Sociali. Finì l'esistenza con un appello a Benedetto XVI per un Istituto cattolico di Diritto Internazionale in funzione della pace. Laico di azione cattolica, fu chiamato a disegnarne una nuova tappa quando l'Opera dei Congressi fu chiusa. Cordialmente vicino ai giovani universitari, non sarà da questi dimenticato. Quindici anni dopo la sua morte, avvenuta il 7 ottobre 1918, furono i fucini a promuovere la sua causa di beatificazione, accompagnati subito dall'Azione Cattolica e poi dall'Università Cattolica del Sacro Cuore. Il 14 giugno 1971 fu emanato il decreto di eroicità delle virtù emanato che lo rendeva venerabile. Oggi il la tanto desiderata beatificazione, resa possibile dal miracolo avvenuto nel 2006 con la prodigiosa guarigione del signor Francesco Bortolini di Pieve di Soligo. Un grande testimone di santità laicale viene così introdotto nel culto proprio dei beati. Sarà di stimolo soprattutto per quanti sono chiamati a vivere la chiamata alla santità nella vita coniugale e nell'impegno sociale, politico ed economico. La gratitudine al Signore e al Santo Padre Benedetto XVI si fa invocazione perché presto giunga per l'odierno Beato l'ora della piena glorificazione, ad majorem Dei gloriam.
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