ASCA - Chiesa/Toniolo: Francesco, il miracolato, mi ha colpito sua semplicitą
Pieve di Soligo (TV), 28 aprile 2012 - ''Sento forte il bisogno di ringraziare e lo faccio, in particolare, alla messa che viene celebrata in duomo, qui a Pieve, ogni 7 del mese in memoria del Toniolo. Ho approfondito la conoscenza del neo-beato e mi ha colpito la sua semplicità e l'attaccamento alla famiglia: ogni sera, ad esempio, benediceva i figli. A casa ho raccolto, in una bacheca, tanti articoli sul Toniolo". A parlare è Francesco Bortolini, classe 1972, piccolo imprenditore di Pieve di Soligo, il miracolato da Giuseppe Toniolo, che domenica sarà beatificato a Roma. Nella notte tra sabato 3 e domenica 4 giugno 2006, cadde dall'altezza di 4 metri, durante una festa della birra a Barbisano. Si era arrampicato su di una rete metallica, ''forse per gioco, per prendere una bandiera che sventolava in cima a un palò'. Prima il volo su una siepe, poi il rimbalzo sul marciapiede battendo violentemente il capo. Rapidi i soccorsi. Il giovane venne portato in terapia intensiva a Conegliano. ''Francesco è in coma e la situazione è irrecuperabile'' dissero i medici. E a questo punto la preghiera e l'invocazione di un miracolo. Il parroco di Pieve, mons. Giuseppe Nadal, organizzò una novena per invocare l'intercessione del Toniolo, davanti alla sua tomba. E sotto il cuscino d'ospedale venne posto un minuscolo ritaglio della coperta che il servo di Dio era solito mettere sulle gambe. Da lì a pochi giorni Francesco cominciò a risvegliarsi. Domenica Francesco Bortolini sarà a San Paolo fuori le mura con tutta la famiglia: la mamma, il papà Mario, il fratello Andrea e la sorella Cinzia con il marito Diotisalvi e le figlie Giorgia e Serena.