TMNews - Ue/ Mons. Toso: Politica torni protagonista e orienti la finanza 'Ma non bastano accordi tra Italia, Germania e Francia'
Roma, 27 aprile 2012 - L'Unione europea "dovrebbe essere l'Europa dei popoli, secondo gli ideali dei grandi statisti che hanno visto l'Europa unita", e invece "si riduce prevalentemente all'Europa dei mercati finanziari e dei risanamenti e nulla più", secondo mons. Mario Toso, segretario del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace. "Occorre che finalmente l'Europa sia l'Europa dei popoli e la politica riprenda in mano il suo compito di servizio al bene comune, e questo anche orientando la finanza al bene comune".

Il vescovo salesiano ha aperto una giornata seminariale, presso la sede del dicastero vaticano a Trastevere, organizzata dal Forum internazionale di Azione cattolica e dal comitato delle Settimane sociali dei cattolici, dedicata alla figura dell'economista Giuseppe Toniolo che sarà beatificato domenica nella basilica romana di San Paolo fuori le mura. Senza entrare nei "ragionamenti di piccolo cabotaggio legati alle contingenze elettorali della Francia", mons. Toso, interpellato dai giornalisti, ha espresso l'auspicio che si volti pagina "per imprimere nuovo corso a politica degli Stati europei". Per il segretario di Iustitia et pax, "è certamente importante che non ci siano deficit pubblici paurosi, che non si favorisca il consumismo per il consumismo" ma è necessario "che ci si attivi, non solo con accordi bilaterali, Germania-Italia, o tra Germania, Francia e Italia, ma con accordi multilaterali il più possibile allargati, per affrontare davvero un programma di sviluppo per
tutti i popoli, specie i più poveri". In questo senso, "se guadagnare spazio significa avere la possibilità di orientare le politiche in modo che non siano solo recessive, (il premier italiano Mario Monti, ndr.) fa bene" a rivendicarlo.