Città del Vaticano, 27 aprile 2012 - In estate aveva fatto un certo scalpore il suo invito, rivolto senza tanti giri di parole un gruppo di parlamentari cattolici di tutti gli schieramenti, a rifondare un nuovo partito di ispirazione cristiana. Oggi mons. Mario Toso, segretario del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace, salesiano come il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, non esprime un giudizio sull'azzeramento dei vertici dell'Udc operato da Pier Ferdinando Casini o sull'iniziativa del senatore Pdl Beppe Pisanu. Ma, interpellato dai giornalisti a margine di un convegno sul futuro beato Giuseppe Toniolo, il presule ha affermato che la "riforma dei partiti" è una "necessità sotto gli occhi di tutti" e non basta una riforma della legge elettorale "pur importante e necessaria".
Secondo mons. Toso bisogna innanzitutto "porre mano alla costruzione di una nuova progettualità" dei partiti, "immettere anche le nuove generazioni", e costruire "una tensione morale e ideale, una visione del paese". Per i partiti di ispirazione cristiana, in particolare, è necessario "avere come punto di riferimento la dottrina sociale della Chiesa e tenere in conto i grandi valori che vanno dal valore della vita al valore della pace". Ai cronisti che domandavano se i cattolici siano destinati ad un ruolo moderato, mons. Toso ha detto che "se i partiti si rigenerano a livello progettuale, tenendo presente questo ampio orizzonte di valori, non saranno solo moderati ma, rispetto all'attuale situazione prevalentemente sottoposta al pensiero unico e a prassi non limpide ed eccessivamente burocratiche, potranno essere addirittura riformisti, non solo moderati". |