ANSA - Diede impulso Banche Credito Cooperativo e Universitą Cattolica
Roma, 29 aprile 2012 - Fondò la Settimana sociale dei cattolici italiani e fu tra i fondatori della Fuci, la Federazione universitaria cattolica italiana. Diede impulso alle Banche di credito cooperativo e anche all'Università Cattolica, che però non vide nascere. La figura di Giuseppe Toniolo, economista e sociologo vissuto tra la seconda metà dell'Ottocento e il primo Novecento, oggi proclamato beato, ebbe un ruolo centrale nella definizione della dottrina sociale della Chiesa. Nato a Treviso il 7 marzo 1845, si laureò in giurisprudenza a Padova nel 1867 e rimase nello stesso Ateneo come assistente fino al 1872 per poi trasferirsi a Venezia, Modena e a Pisa. Nel 1978 sposò Maria Schiratti, da cui ebbe sette figli. L'impegno dei cattolici nella società civile fu uno dei baricentri del suo pensiero e della sua azione, in un' epoca in cui l'associazionismo cattolico cominciava a prendere forma. Il 29 giugno 1867 nasce la Società della Gioventù Cattolica Italiana, primo nucleo dell'Azione Cattolica Italiana e nel 1875, al II Congresso generale dei cattolici italiani, viene fondata l'Opera dei Congressi e dei comitati cattolici. Sulla scia di questa organizzazione, il 29 dicembre 1889 viene costituita a Padova l'Unione cattolica per gli studi sociali, il cui presidente e fondatore fu proprio Giuseppe Toniolo, che nel 1863 diede vita alla ''Rivista internazionale delle scienze sociali e discipline ausiliarie''. Toniolo elabora una teoria sociologica che afferma il prevalere dell'etica e dello spirito cristiano sulle leggi dell'economia. E nei suoi numerosi scritti propone molte innovazioni nel campo del lavoro: il riposo festivo, la limitazione delle ore lavorative, la difesa della piccola proprietà, la tutela del lavoro femminile e giovanile. Dal 1894 diviene poi uno degli animatori del movimento ''democrazia cristiana''. Nel 1908 pubblicò il ''Trattato di economia sociale''. Durante la prima guerra mondiale elaborò uno statuto di diritto internazionale della pace che affidò al Papa. Toniolo morì a Pisa il 7 ottobre 1918. Il 7 gennaio 1951 fu introdotta la Causa per la sua beatificazione e il 14 giugno 1971 fu emesso il decreto sulle sue virtù con il titolo di 'venerabile'. La beatificazione è legata a un miracolo avvenuto nel 2006: un giovane imprenditore veneto di Pieve di Soligo, Francesco Bortolini, cade e fa un volo di diversi metri riportando gravi fratture, battendo il capo ed entrando in coma. La parrocchia organizzò una novena per invocare l'intercessione del Toniolo, davanti alla sua tomba. E sotto il cuscino d'ospedale venne posto un minuscolo ritaglio della coperta che il servo di Dio era solito mettere sulle gambe. Nel giro di qualche giorno Francesco uscì dal coma e cominciò a riprendersi.